MASSAROSA. “Le ultime osservazioni in materia di sistema integrato dei rifiuti della Versilia espresse pochi giorni fa da esponenti del Movimento 5 Stelle di Massarosa mi inducono a ulteriori doverose precisazioni perché tutti i cittadini di Massarosa possano disporre di informazioni veritiere e complete nella piena verità dei fatti”.

Lo scrive il sindaco di Massarosa, Franco Mungai. “E’ fuor di dubbio che il contratto o convenzione c.d. Daviddi con la previsione dell’inceneritore di Falascaia all’interno del sistema integrato dei rifiuti sia all’origine di tutti i mali, complici, come ho sempre sostenuto, le amministrazioni comunali dell’epoca (metà degli anni ’90), le quali, in mancanza di ragionevoli e lungimiranti accordi tra loro, lasciarono campo aperto all’invio in Versilia, da parte della regione, del commissario ad acta Geom. Roberto Daviddi”.

“Così come è fuor di dubbio – spiega ancora il primo cittadino – che i successivi atti di sottomissione siglati tra il 2001 ed il 2002, ed in particolare l’accordo del 18.12.2001 tra comuni, provincia e TEV s.p.a., con il quale si prevedeva l’avvio in fase sperimentale dell’impianto di Falascaia a biomasse nonché l’aumento della potenzialità di Pioppogatto fino a 140.000 tonnellate, abbiano completato l’opera disastrosa, condannando in buona sostanza, i comuni stessi e i cittadini della Versilia a supportare oneri economici e ambientali che oggi, la nostra, come le altre amministrazioni comunali, si trovano ad affrontare e che ci vedono esposti in contenziosi per decine e decine di milioni di euro.

“Bene, quando si ha la pretesa come i grillini di voler ricostruire la storia, in questo caso, del sistema integrato dei rifiuti della Versilia, poiché la storia si fonda su atti che portano date a cui si riconducono persone ed amministrazioni delle quali queste facevano parte, bisogna attenersi alla realtà dei fatti e non generalizzare sostenendo che tutti hanno agito alla stessa maniera ed hanno le stesse responsabilità. Sinceramente, pur trovandomi ora a gestire questa paradossale situazione arrivata da lontano con tutte le conseguenze che oggi noi tutti conosciamo, né io né la mia giunta ci possiamo sentire personalmente responsabili di ciò che è accaduto in quegli anni, anche se con senso di responsabilità, insieme agli altri comuni della Versilia stiamo cercando di porvi rimedio.

“I due anni della mia presidenza al CAV (Consorzio Ambiente Versilia) sono stati caratterizzati, in momenti di estrema contingenza, urgenza e necessità, da scelte concertate, non solo con gli altri comuni della Versilia, poiché il CAV è un organo collegiale ed in quanto tale il presidente esprime la volontà di tutti, ma anche sottoposte al vaglio o alla supervisione, in molti delicati passaggi, della Provincia e della Prefettura di Lucca. Mi sembra chiaro che gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Massarosa non siano pienamente consapevoli di cosa stava accadendo in quei mesi e cosa si rischiava potesse succedere in Versilia e per questo li invito a non fare demagogia di bassa lega”.

“Sul progetto di riconversione di Pioppogatto, ricordo infine che è stato sotto la mia presidenza al CAV con il prezioso sostegno del COASVER che partecipava alle assemblee, che si è dato mandato al Prof. Enzo Favoino per procedere al progetto di riconversione dell’impianto di Pioppogatto da me sempre caldeggiato, ma come tutti sanno, ci siamo scontrati con la procedura di realizzazione di un gestore unico a livello di ATO Toscana Costa con conseguente impossibilità di realizzare gli interventi necessari, sia dal punto di vista normativo che economico. Un percorso, quello dell’ATO, che ancora oggi sta incontrando difficoltà tanto è farraginoso e caratterizzato da giganteschi errori di merito, soprattutto per l’impostazione del futuro Piano Regionale dei Rifiuti che deve essere profondamente rivisto, come è emerso anche nell’incontro di Capannori qualche giorno fa.

“Continuare a strumentalizzare, come stanno facendo gli esponenti del Movimento 5 Stelle, insieme ad altri esponenti dell’opposizione, queste vicende è moralmente e politicamente disonesto e soprattutto non serve a niente se non a raccogliere facile consenso facendo credere che ci siano soluzioni semplici a problemi molto complessi.

“Non vorrei che gli esponenti del Movimento a 5 Stelle di Massarosa – conclude il sindaco di Massarosa Franco Mungai – somigliassero molto ai grillini di Parma, i quali in campagna elettorale si erano presentati dichiarando che avrebbero impedito l’apertura dell’inceneritore, poi, una volta vinte le elezioni, disattendendo le promesse fatte ai cittadini, l’inceneritore lo hanno accesso!”.

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